A partire dal 16 Maggio, presso la Galleria Turelli, è aperta la mostra di Marcella Donati, TRASPARENTI RIFLESSIONI dedicata principalmente al tema dell’acqua e curata dal critico d’arte Maurizio Vanni. Fino al 31 luglio si potranno ammirare due grandi installazioni site specific – collocate rispettivamente nel parco dello stabilimento e nella piazzetta antistante l’entrata della Galleria Turelli – e dieci dipinti su tavola di varie dimensioni e tecnica che l’artista toscana ha realizzato a cavallo degli anni Duemila.

Giromari ha realizzato per l’artista Marcella Donati le teche trasparenti che costituiscono l’elemento strutturale delle installazioni, realizzando il connubio tra arte e design. 

Marcella Donati - installazione B&W

LE INSTALLAZIONI

SOLUM PER AQUA

SPA - vista tot

La prima opera en plein air che incontriamo entrando dal maestoso ingresso delle Terme è SOLUM PER AQUA, un insolito arco di 18 cubi di plexiglass che introietta, materializzandole, le problematiche legate all’acqua, elemento alla base della nostra esistenza svilito dall’essere umano nella sua funzione primordiale, quella di generare la vita, alimentare il pianeta. Così, in modo casuale, tanto in senso ascendente che discendente, si rincorrono bottiglie di plastica, rubinetti, scatole di sale, pelli conciate, brandelli di reale a simboleggiare un’azione che, seppure nobile nelle intenzioni (dissetare, pulire, cucinare, vestire, allevare bestiame…) finisce per mancare l’obiettivo, il benessere collettivo, e portare lentamente alla deriva. Rispetto all’acronimo SPA (Salus per aquam) che con un gioco di parole l’artista richiama nel titolo dell’installazione dandogli un nuovo e provocatorio significato, Solum per acqua invita a considerare quanto la vita dipenda da questo elemento e quanto, di conseguenza, sia importante custodirlo e utilizzarlo con coscienza.

SPA - vista interno cubi

Il visitatore è chiamato a partecipare alla costruzione della “performance” scrivendo le proprie riflessioni: i moduli più bassi a basamento dell’opera recano una fessura attraverso la quale poter introdurre i post-it.

Ogni pensiero, così ogni soluzione postulata da chi osserva, non solo andrà a sostenere idealmente il peso degli effetti dell’agire dell’uomo contemporaneo, ma contribuirà, più fattivamente, a liberare un confronto cui sarà dato voce in una serata di dibattito sotto le stelle nel mese di Giugno all’interno dello stabilimento termale moderata dal curatore Maurizio Vanni.

SPA - vista base con post-it

DOVE E’ VERDE IO GUARDO

VERDE - vista tot

In perfetta corrispondenza tematica e visiva si sviluppa, fuori dall’imponente porticato, la seconda installazione DOVE E’ VERDE IO GUARDO, “una composizione diagonale e asimmetrica che ricrea la vita attraverso un albero che, scomposto e inserito all’interno di cubi e parallelepipedi trasparenti, spinge a riflettere sul concetto di nascita e ri-nascita, sul rapporto tra finito e infinito, tra luce e ombra, tra vita e morte”. Nota ancora il critico Vanni come le opere di Arte Ambientale della Donati cerchino un contatto attivo, interattivo, trasversale, diagonale e non convenzionale con la natura. Che qui, nel parco seminato di antiche sequoie, di tigli, incorniciato da trionfanti getti d’acqua, sculture e odorosi cedri del Libano, è la vera protagonista. La struttura, 46 cubi di plexiglass, incuba materiale organico, verde essiccato e corteccia che nel gioco prospettico paiono espandersi in cerca di un collegamento con altre presenze arboree circostanti. Mentre l’osservazione ravvicinata permette di ingrandire ogni singola “linfa” dei quattro alberi incastonati nel tetris di solide trasparenze, la visione a distanza consente all’osservatore di cogliere quell’unicum di forma silvestre e proiettarlo oltre i confini dell’installazione.

VERDE - vista particolare